selezione Nazionale Volley - Orienteering in Val di Fiemme



Title: selezione Nazionale Volley - Orienteering in Val di Fiemme

Length: 00:20:30.10

Publication day: domenica 7 luglio 2024

Registration day: domenica 7 luglio 2024



Description

COMUNICATO STAMPA
8 Luglio 2024

Con cartina e bussola verso Parigi 2024. Gli azzurri del Volley scoprono l’orienteering in Val di Fiemme

Giornata speciale per Simone Giannelli e compagni in Val di Fiemme: a tre settimane dai Giochi Olimpici di Parigi team building a base di orienteering e vita nella natura con la cucina dello chef stellato Alessandro Gilmozzi

Chissà che cartina e bussola non abbiano indicato agli azzurri del Volley la via verso il podio dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. La nazionale italiana maschile è stata protagonista sabato 6 luglio di una giornata davvero particolare che ha portato gli azzurri a conoscere la disciplina dell’orienteering, in Val di Fiemme, sede da oltre quindici dei raduni di preparazione dei team italiani.
Il gruppo, la sua forza e le cura delle sue dinamiche sono da sempre un pilastro nella preparazione degli sport di squadra. Lo sa bene il direttore tecnico della nazionale azzurra di Volley, Ferdinando Fefè De Giorgi, guida del team maschile italiano che sta preparando l’appuntamento dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 proprio in Val di Fiemme.
A tre settimane dal via del torneo olimpico, i quindici azzurri convocati per il collegiale insieme allo staff tecnico al completo hanno voluto vivere una giornata diversa, sfruttando appieno le tante possibilità offerte dal territorio della Val di Fiemme, terra di sport e di campioni, a sua volta vocata ai cinque cerchi e prossima venue olimpica dello sci nordico per i Giochi invernali di Milano Cortina 2026.
Ed è toccato proprio a Niccolò Corradini, tra le altre cose quattro volte campione del mondo di sci orientamento tra il 1994 ed il 2000, accompagnare Simone Giannelli e compagni alla scoperta dell’orienteering, disciplina di corsa e di fatica che si esalta nel bosco e nei prati.
Un pomeriggio a stretto contatto con la natura e con i boschi di Fiemme: per i protagonisti del volley azzurro è stata l’occasione di vivere l’agonismo da una diversa prospettiva, affrontando una competizione vera e allo stesso tempo divertente al di fuori della propria confort-zone, fatta di rete, palazzetto e sestetti in campo.
Il gruppo azzurro è stato suddiviso in cinque squadre, ciascuna capitanata da uno specialista della disciplina, vale a dire lo stesso Niccolò Corradini, i due figli Francesco e Stefania - a loro volta ottimi protagonisti a livello nazionale e non solo - Stefania De Marco e Stefano Cristellon.

Teatro della sfida sono stati i boschi e le radure di Solaiolo, nel territorio comunale di Ville di Fiemme, dove lo sguardo può spaziare verso le vette dolomitiche del Latemar e verso le catene del Lagorai e dei Cornacci.
Muniti di cartina e bussola, gli azzurri del volley si sono sfidati sul tracciato disegnato da Niccolò Corradini con l’obiettivo di trovare e raggiungere tutte le lanterne previste sul percorso e di risolvere grandi piccoli test di abilità… alpina.
La competizione è stata infatti arricchita con degli impegni extra, assolutamente fuori dall’ordinario e legate alla vita contadina in Val di Fiemme, tra cui naturalmente anche la mungitura.

Ma la sfida non si conclude qui, anzi. Tra i compiti degli orientisti della pallavolo c’è stato anche quello di riconoscere e raccogliere le preziose erbe naturali della Val di Fiemme, ingredienti fondamentali nella pregiata cucina dello chef stellato Alessandro Gilmozzi che insieme a Simone Gilmozzi - a sua volta chef - ha atteso in cucina il ritorno dei campioni.
A vincere la sfida è stata la squadra composta da Roberto Russo, Gianluca Galassi, Riccardo Sbertoli, Fabio Balaso, Yuri Romanò e capitanata da Stefania Corradini: il premio per il team vincitore di questo “Orienteering Food Fighting” è stata l’opportunità di cucinare assieme agli chef Gilmozzi, mentre alle altre squadre avrebbero dovuto dedicarsi al servizio ai tavoli e al lavaggio dei piatti. Perché in fondo, anche nel team building, vincere ha un valore particolare.

Questo sabato nella natura della Val di Fiemme ha permesso a Giannelli, Michieletto e compagni di fare il pieno di energie nervose, tra risate e divertimento, prima di riprendere il consueto allenamento in palestra. La ricchezza del territorio insieme con la qualità della vita sono alla base della scelta da parte della nazionale italiana di allenarsi in Val di Fiemme durante i mesi di off-season. Le condizioni di lavoro sono eccellenti, al pari delle strutture a disposizione degli uomini di Fefè De Giorgi: non è un caso se in questi anni, la Val di Fiemme ha saputo dare i natali a grandi protagonisti degli sport invernali e non solo e se oggi è uno dei territori più ambiti per la preparazione di un vasto numero di squadre nazionali e di atleti.
Svezia, Norvegia, Germania, la stessa Italia: sono numerose le nazionali degli sport della neve che hanno scelto e scelgono la Val di Fiemme per curare nel migliore dei modi la preparazione. In Val di Fiemme lo sport, la sua cultura e la sua tradizione si respirano nell’aria, in un’atmosfera davvero olimpica.

Paolo Gilmozzi, presidente dell’APT Val di Fiemme e Cembra si è impegnato in prima persona per la riuscita della giornata, mettendo a disposizione il proprio maso per la cena conclusiva. “La Val di Fiemme ha voluto onorare e rendere omaggio ai suoi illustri ospiti con un’esperienza che ha permesso di abbracciare sport e la natura del territorio fiemmese. È stata un’emozione vedere cinque team all’opera nei nostri boschi per disegnare cinque anelli di percorso che metaforicamente possono simboleggiare sia l’impegno olimpico della nazionale di Volley, sia l’impegno organizzativo della Val di Fiemme che attende l’Olimpiade del 2026“.

Federico De Giorgi sottolinea l’importanza di questi eventi a pochi giorni dall’appuntamento olimpico “Tutto procede secondo i nostri piani, abbiamo fatto un ottimo lavoro nella VNL, completando il bisogno di gioco su tutti i giocatori ed ora abbiamo qualche giorno per rifinire il lavoro. È importante sfruttare queste occasioni offerte dal territorio per rinforzare il lavoro in palestra e vengono a crearsi dinamiche utili anche nell’allenamento quotidiano”.

Soddisfatto anche il “regista” Niccolò Corradini: “Una bella esperienza per noi orientisti e anche per i ragazzi che sono stati contenti dell’esperienza fatta. Gli atleti sono già abituati a fare squadra e per questo erano già predisposti a questo genere di lavoro, ma uscire dalla loro confort-zone permette di aumentare l’autostima. Questa esperienza potrebbe anche portare all’offerta di un orienteering “turistico” da proporre ai visitatori della valle”.

Ulteriori informazioni su: www.visitfiemme.it

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